Tour de France 2020, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2020.
TOP
Alexander Kristoff (UAE Team Emirates): Il norvegese piazza la zampata che non ti aspetti. Non al meglio a causa di una caduta ai recenti Europei di Plouay, riesce, invece, a portarsi a casa la prima Maglia Gialla del Tour. Sarà per il tempo, che sembra più da classiche del Nord che da una corsa con un arrivo sul lungomare a fine agosto, ma il vincitore del Giro delle Fiandre del 2015 sfreccia di potenza sul traguardo di Nizza. E domani, a 33 anni si godrà la sua prima Maglia Gialla.
Mads Pedersen (Trek-Segafredo): Per poco sul lungomare di Nizza non spunta l’arcobaleno. Non intendiamo quello che viene dopo la pioggia, ma quello presente sulla sua maglia di campione del mondo. In mezzo ai velocisti più attesi spunta il suo iride e per poco non si veste di giallo. Peccato perché evidentemente si esalta in condizioni meteo difficili ma, soprattutto, nelle occasioni importanti. Se il suo inizio è questo, ne vedremo delle belle.
Tony Martin (Jumbo-Visma): Il panzer tedesco è quello che, quando i colleghi stanno scivolando a destra e a sinistra a causa dell’asfalto viscido, prende in mano la situazione e con ampi gesti fa segno di rallentare. Diamoci una calmata che siamo solo alla prima tappa e si deve arrivare tutti interi a Parigi, sembrerebbe dire. Dimostra oggi saggezza e leadership.
FLOP
Peter Sagan (Bora-hansgrohe): Lo slovacco era uno degli uomini più attesi. Sembrava un traguardo disegnato sulle sue caratteristiche. E anche il tempo piovoso che ricordava un po’ le giornate delle classiche sembrava giocare a suo vantaggio. Invece, forse ingolosito, parte troppo presto e si pianta sul più bello venendo superato dai primi tre.
Astana: Sembravano tutti d’accordo a rallentare il ritmo quando le cadute stavano falcidiando il gruppo. Invece, il team kazako decide di accelerare fino a quando Miguel Angel Lopez non va a finire contro un cartellone a bordo strada. Il colombiano ne esce miracolosamente illeso, la squadra di Vinokourov capisce che forse è il caso di rallentare.
Sam Bennett (Deceuninck-QuickStep): Così come Peter Sagan era uno degli uomini più attesi. E così come lo slovacco parte troppo presto e si pianta sul più bello. A sua parziale discolpa il fatto che anche lui rimane coinvolto in una delle numerose cadute di giornata e quindi è già bello che sia arrivato al traguardo. Però il treno per le volate che ha a disposizione è il più forte del gruppo…
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